Il MAVO - Museo archeologico del vercellese occidentale - Livorno Ferraris
La scoperta della necropoli romana
(fonte dei testi: pannelli esposti al MAVO)
La realizzazione della linea ferroviaria Alta Velocità è stata un’occasione per la tutela e la conoscenza del patrimonio antico… Il territorio contiene la storia di tutte le vicende naturali e soprattutto umane avvenute in un luogo: le moderne esigenze di adattare anche l’ambiente ai nuovi stili di vita, nel caso di Livorno Ferraris non solo non hanno causato la distruzione di quel contenitore di storia millenaria che è la terra, ma hanno portato alla sua valorizzazione…. Il tracciato della linea ferroviaria Torino – Milano ha infatti permesso di mettere in luce, a circa 2 km a nord del centro abitato di Livorno Ferraris, nei pressi della cascina Cirlo e della cascina Ballina, la necropoli dell’insediamento livornese di età romana…..
Il MAVO è nato col compito, ripercorrendo a ritroso la storia, di guardare al futuro delle nuove generazioni che abiteranno o passeranno in queste terre ricche di cultura. I dati raccolti da equipe multidisciplinari di studiosi e i reperti esposti in questo museo intendono quindi raccontare la storia millenaria attraverso un viaggio nel tempo. Un viaggio in cui i ritrovamenti dell’AV e la nascita del MAVO hanno solo dato l’avvio, ma che continua attraverso le ricerche archeologiche congiunte di Sovrintendenza, Università e musei, e la collaborazione del Comune, con costanti aggiornamenti che trovano nel MAVO il loro centro di raccolta, valorizzazione e comunicazione.
La necropoli tra il 1^ secolo a.C. e il 5^ secolo d.C.
La vasta area di necropoli individuata a 2 km dall’attuale centro di Livorno Ferraris ci fornisce molteplici indicazioni sulla vita romana del territorio: nelle vicinanze doveva trovarsi il vicus (villaggio) abitato dalla fine del primo secolo d.C. Lo deduciamo dal fatto che i suoi abitanti hanno utilizzato quello spazio per onorare i propri defunti per un lungo periodo…
Oltre alle strutture più consistenti in ciottoli, sono state scavate, su tre aree distinte, 215 deposizioni di ci 190 contenenti oggetti. I reperti hanno consentito agli archeologi di individuare il periodo in cui era stato deposto il defunto e di conseguenza di datare la vita della comunità. Una decina di tombe databili all’età augustea – tiberiana si riferisce infatti alle prime fasi dell’insediamento di Livorno Ferraris tra la fine del 1^ secolo a.C. e l’inizio del 1^ secolo d.C. L’insediamento sembra crescere gradatamente nel corso del 1^ secolo d.C.: durante il secolo è attestato anche il rito della cremazione diretta, con deposizione del corredo nel luogo in cui era stato cremato il corpo…
I 500 oggetti recuperati, la qualità dei manufatti ceramici e vitrei, gli utensili e gli ornamenti in metallo testimoniano un livello di vita mediamente agiato, con soggetti di censo più elevato. Il centro di Livorno Ferraris non viveva solo di agricoltura e pastorizia, ma era inserito, soprattutto in età imperiale, in traffici commerciali a medio raggio.
( per leggere la descrizione fermati sulla foto; per ingrandire clicca su di essa)
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Il luogo in cui è ubicata l'area archeologica Tra Bianzè e Livorno, nei pressi delle cascine Cirlo e Ballina, si trova la necropoli romana
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Tomba 117, 1^ - 2^ secolo d.C. Foto scattata in loco, con le tegole di chiusura e gli strumenti di misura
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Tomba 117, 1^ - 2^ secolo d.C. Le ceneri del defunto sono state interrate all'interno di una cassetta quadrata fatta di tegole
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Tomba 108, 100-150 d.C. tomba 75 e tomba 17 Tegame, lucerna, coppette, bicchiere e olla
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Tomba 108, 100-150 d.C. Bicchiere e olla in vetro soffiati a stampo
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Tomba 75, 125-150 d.C. tegame, lucerna con delfino e asse dell'imperatore Adriano
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Chiodi e oggetti vari
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Tomba 85, 90 - 150 d.C. Oggetti di terra e metallo
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Tomba 88, 80-100 d.C. Parte di mestolino in bronzo e asse dell'imperatore Domiziano
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Tomba 31, 41-70 d.C. Lucerna decorata con amorino e asse dell'imperatore Claudio
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tomba 164, 175-200 d.C. Coltello in ferro e asse dell'imperatore Commodo
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Collana bellissima collana e altri oggetti
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tomba 30, prima metà del 1^ secolo d.C. Anfore, e perlina di collana in pasta di vetro
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Tomba 30 - prima metà 1^ secolo d.C. brocca per vino
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Tomba 130 , 2^ secolo d.C. Porta unguenti in vetro e collana in perline di vetro blu e dorate
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Vasi, anfore e oggetti metallici
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Oggetti vari di metallo
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Tomba 151 , 25-50 d.C. Anfora cineraria chiusa da ciotola
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Ports unguenti in vetro, moneta e chiodi
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Tomba 151, 25-50 d.C. Piatto in terra sigillata con firma del ceramista in centro, e asse dell'imperatore Tiberio
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Tomba 151 , 25-50 d.C. Anfora cineraria chiusa con ciotola
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Tomba 150 - 30-70 d.C. Urna cineraria in vetro e altri reperti
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Tomba 150 , 30-70 d.C. Urna cineraria in vetro e altre anfore in terra
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Tomba 150 , 30-70 d.C. Urna cineraria in vetro, piatto con firma e coppetta in vetro blu
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Tomba 50 25 - 50 d.C. Coppa in vetro blu e bianco, a stampo e lavorata a pinza
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Tomba 50, 25-50 d.C. Coppa in vetro blu e bianco e altri oggetti
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Tomba 59 - 25 a.C. -25 d.C. Portaprofumi in argilla
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Tomba 59 - 25 a.C. - 25 d.C. portaprofumi in vetro amforma di colombina e specchio in bronzo argentato
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Crescentino Oggetti rinvenuti a Crescentino
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Balocco Reperti rinvenuti a Balocco durante gli scavi dell'alta velocità
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Balocco Reperto rinvenuto a Balocco durante gli scavi dell'alta velocità
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Scavi Nucle di tombe e alcune murature in fase di scavo
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Gli scavi Gli scavi in zona Moletto con evidenziati i contorni di mura
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Anfora decorata
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Crescentino Una sala del museo è dedicata agli oggetti provenienti da Crescentino
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L'archeologo disegnatore Una prima catalogazione dell'oggetto viene fatta riproducendolo graficamente in ogni proiezione
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IL CALIBRO Viene utilizzato dal disegnatore per calcolare l'altezza degli oggetti
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Il profilometro L'archeologo disegnatore utilizza il profilometro per riprodurre la forma degli oggetti
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Tomba 108 - 100-150 d.C. bicchiere e olla in vetro soffiati a stampo
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Anfora in vetro
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Recipiente com testa all'interno
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Giocattolo rinvenuto in una tomba
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41-70 d-C. tomba 31 Con lucerna decorata con amorino e asse dell'imperatore Claudio
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Alcuni membri dell'amministrazione seguono le parole dell'archeologa
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30-70 d.C. CORREDO DI UN NUCLEO FAMILIARE Piatto in terra sigillata con firma del ceramista (al centro)
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ALCUNI VASI VETRARI RINVENUTI A CRESENTINO
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LE TOMBE COME SONO STATE RINVENUTE IN LOCO Al momento della scoperta ciascuna tomba si riconosceva attraverso lo sprofondamento del terreno
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LA CREMAZIONE Disegno raffigurante un esempio di come venivano cremati i defunti
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I TRE TIPI DI SEPOLTURA RINVENUTI NELLA NECROPOLI A sin, in alto: sepoltura con il corpo cremato; sotto le ceneri in vaso; la terza con oggetti
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EFFIGE DI AUGUSTO SULLA MONETA
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MONETA ROMANA periodo di Augusto